Riforma della Giustizia, cosa cambia per le toghe: dai giudizi sull’operato alle «gravi anomalie»

Riforma della Giustizia, cosa cambia per le toghe: dai giudizi sull’operato alle «gravi anomalie»

Riforma della Giustizia, cosa cambia per le toghe: dai giudizi sull’operato alle «gravi anomalie»


di Virginia Piccolillo

Fino a oggi la valutazione si limitava a idoneo e non

1) Le pagelle per i magistrati sono una novità?

Le valutazioni per pm e giudici c’erano anche prima. Ogni 4 anni. Ma l’esito era «idoneo» o «non idoneo». La novità sono i giudizi: «ottimo», «buono», «discreto» e «non positivo».

2) Magistrati valutati anche dagli avvocati.

È un punto che ha generato resistenze tra i magistrati, convinti che non sia una buona idea affidare la valutazione a chi magari si è appena affrontato come avversario in giudizio. Finora gli avvocati sedevano nel Consiglio giudiziario, ma uscivano quando si valutavano i magistrati. Ora invece si terrà conto dell’opinione del Consiglio giudiziario. Ma anche un singolo avvocato potrà consultare il fascicolo del magistrato e dire la sua.

3) Si può essere bocciati?

L’essere valutato «non idoneo» aveva anche ora effetti sull’avanzamento in carriera e sulla relativa retribuzione. Da adesso in poi ci sarà una griglia di possibilità di riparare, come corsi di formazione o assegnazione a altre funzioni nello stesso ufficio. In più c’è la rivalutazione. E, in caso di altro giudizio «non positivo», si sarà dispensati dal servizio.

4) Cosa si intenderà per capacità?

Tra i quattro criteri di valutazione, capacità, laboriosità, il principale è la capacità. Resta il riferimento alla preparazione giuridica e al grado di aggiornamento, si aggiunge la valutazione delle tecniche di…


Author: Virginia Piccolillo
Data : 2023-11-27 21:14:43
Dominio: www.corriere.it
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